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Museo Ferrari di Maranello: una guida completa alla visita

Museo Ferrari Ingresso

Per gli appassionati del Cavallino rampante, per chi ama i motori, per chi segue con passione le competizioni automobilistiche, per chi è affascinato dal design delle supercar, per chi vuole scoprire qualcosa in più su uno dei marchi più famosi del Made in Italy: di certo una visita del Museo Ferrari di Maranello può essere presa in seria considerazione da tantissime persone. Può essere un’attività da aggiungere durante una visita di Modena o più in generale di un tour della Motor Valley , sapendo che Maranello si raggiunge in circa 45 minuti d’auto da Bologna .

Si tratta va detto di un museo visitatissimo, che nel 2019 ha stabilito il record di presenze, con oltre 600 mila ingressi in un solo anno. Il museo piace a tutti, e percorrendo il percorso espositivo si incontrano infatti grandi e piccoli, appassionati ferraristi e semplici curiosi, comitive italiane e straniere.

Oggi vedremo tutto quello che c’è da sapere per organizzare una visita soddisfacente del Museo Ferrari di Maranello, sapendo che ci sono diverse esperienze possibili da fare per rendere la visita più completa, e sapendo che esiste anche una sede distaccata dei Musei Ferrari, ovvero il Museo Enzo Ferrari di Modena. In ogni caso, leggendo questa guida sarà tutto più chiaro: mostre, cosa vedere, prezzi d’ingresso, orari e come arrivare al Museo Ferrari di Maranello.

Breve storia del Museo Ferrari di Maranello

Il Museo Ferrari non si trova in un posto qualunque: si trova infatti a Maranello, a pochi minuti a piedi dallo stabilimento Ferrari. Enzo Ferrari decise di fondare qui la sua casa automobilistica il 12 marzo del 1947, dopo che la sede della precedente Auto Avio Costruzioni, e della Scuderia Ferrari, era stata per anni a Modena. Il Museo esiste fin dal 1990 , anche se va detto che fino al 2011 non si parlò mai di Museo Ferrari, quanto invece della più semplice “ Galleria Ferrari ”. La più grande trasformazione è però relativa al 2005, anno in cui venne aggiunta una nuova ala espositiva, portando la superficie totale dell’esposizione museale a un totale di circa 2.500 metri quadrati.

Cosa vedere al Museo Ferrari di Maranello

Come si può immaginare, all’interno del Museo Ferrari di Maranello sono esposte le auto più iconiche del marchio (alcune delle quali sono presenti, va ricordato, anche presso il Museo dell’Auto di Torino , che di Ferrari ne ospita alcune). Si parla dei primi modelli prodotti da Enzo Ferrari, di stupende auto d’epoca , di supercar che sono entrare nella storia dell’automobilismo internazionale, nonché ovviamente delle mitiche Ferrari della Formula 1, che hanno sfrecciato sui circuiti di tutto il mondo, spesso portando a casa stupende vittorie.

Il museo propone un percorso espositivo diviso in aree tematiche, in ognuna delle quali sono presenti diversi modelli d’auto. Va detto che le automobili sono esposte a rotazione: questo significa che, visitando il Museo Ferrari di Maranello in momenti differenti, è effettivamente possibile scontrarsi in veicoli diversi. Ecco allora che si potrebbe incappare nella Ferrari F1 del 1990, guidata da Alain Prost; nella mitica Ferrari Dino 206 GT del 1967; e ancora. in alcune delle monoposto del periodo 1999-2008, periodo d’oro in cui la Ferrari vinse ben 8 volte su 10 il titolo costruttori.

Oltre alle automobili sono esposti talvolta motori , testate, concept car, nonché ovviamente una selezione dei trofei vinti dalla Scuderia Ferrari nei decenni.

Visitare il Museo Ferrari è quindi come fare un tuffo nella storia di un passato lontano e vicino di questo prestigioso marchio, muovendosi tra i più famosi modelli Gran Turismo e le più celebri e vittoriose Ferrari F1.

Museo Ferrari esposizione di auto sportive

Le mostre temporanee del Museo Ferrari

Oltre alla mostra permanente, il Museo Ferrari di Maranello ospita tipicamente anche due o tre mostre temporanee. Nel 2023, per esempio, le mostre temporanee sono tre. La prima è la mostra dedicata al 50° anniversario della pista di Fiorano , ovvero la pista di Prova della Ferrari voluta da Enzo Ferrari; si percorre quindi la storia della pista e delle sue evoluzioni per rispondere alle sempre più evolute e complesse esigenze costruttive, incrociando tutti gli eventi che questo famoso tracciato ha ospitato, dai test dei campioni fino agli incontri con la stampa.

Altra mostra attualmente ospitata dal Museo Ferrari di Maranello è quella relativa alla Scuderia Ferrari, una mostra celebrativa in onore della scuderia più vincente di sempre della storia della Formula 1 (si parla di 31 titoli mondiali, 16 Costruttori e 15 Piloti). E in effetti presso il museo sono visibili alcune delle monoposto più famose del marchio, a partire da quella mitica Alfa Romeo 8C 2300 Spider, che nel 1932 fu la prima monoposto a portare come stemma il Cavallino Rampante di Enzo Ferrari, per arrivare infine fino alle monoposto guidate da Vettel e da Räikkönen .

La terza mostra è invece quella “ Supercars – L’evoluzione dell’unicità ”, a narrare l’eterna sfida di Enzo Ferrari di costruire la migliore auto possibile, spostando sempre più in alto l’asticella.

Mostre temporanee del passato presso il Museo Ferrari sono state dedicate di volta in volta alla 24 ore di Le Mans, a Michael Schumacher (in occasione del suo 50° compleanno) a Enzo Ferrari stesso, e via dicendo.

I bolidi della formula Uno

Il tour panoramico della pista di Fiorano e della Fabbrica

La visita al Museo Ferrari non è l’unica cosa che l’appassionato può fare a Milanello. È possibile infatti per esempio effettuare un tour panoramico della pista di Fiorano e, nella stessa occasione, dell’azienda, attraversando il viale Enzo Ferrari degli stabilimenti Ferrari . Ecco allora che la guida illustrerà ai partecipanti tutte le peculiarità del circuito, dove vengono testate sia le vetture da competizione, sia le vetture da strada; la visita guidata procede poi nella cittadella Ferrari di Maranello, tra gli stabilimenti dove vengono effettivamente prodotte e montate tutte le automobili Ferrari. Il tour prende quindi vita tra le curve di Fiorano e le architetture firmate negli anni da architetti come Renzo Piano, Jean Nouvel, Marco Visconti, Massimiliano Fuksas e Luigi Sturchio. Va sottolineato che il tour panoramico va obbligatoriamente prenotato online.

Giro in pista a Fiorano

Gli appassionati possono acquistare un biglietto per “testare” la pista di Fiorano con la propria auto: più nello specifico, è possibile acquistare un biglietto per accedere con il proprio automezzo all’autodromo per un totale di 15 minuti. Prima di mettersi in pista, si verrà accolti da una hostess nonché da un pilota professionista, il quale illustrerà le peculiarità del tracciato. Anche in questo casi, è necessario effettuare la prenotazione online.

I simulatori di guida e le altre esperienze personalizzate al Museo Ferrari

Di certo il Museo Ferrari di Maranello non pecca quanto a esperienze personalizzate. Va infatti detto che in questo museo è possibile prenotare attività come l’esperienza del Pit-Stop , in un’area in cui è stato ricostruito il box Ferrari, con tanto di monoposto pronta per il cambio gomme; o ancora, prenotare un servizio fotografico a bordo di una Ferrari. Oppure è possibile provare l’ebrezza di provare una Ferrari F1, grazie a degli appositi simulatori , seduti all’interno di una monoposto mentre lo schermo davanti a noi ricrea circuiti come Monza, Silverstone, Imola, Mugello, Barcellona, Zandvoord e via dicendo. É possibile optare anche per una Ferrari GT. Grazie ai simulatori si potranno avvertire peculiarità come il brivido dell’accelerazione, le diversità dei fondi stradali, la verosimiglianza delle salite sui cordoli, e via dicendo.

Il Museo Enzo Ferrari a Modena

In realtà i Musei Ferrari sono due. Uno è il Museo Ferrari di Maranello, quello più conosciuto, più “vecchio” e più grande. L’altro è il Museo Enzo Ferrari, a Modena, noto anche con l’acronimo MEF . Questo centro museale è stato inaugurato nel 2012, per volere della Fondazione Casa di Enzo Ferrari-Museo; la mostra qui è dedicata per l’appunto alla vita e al lavoro di Enzo Ferrari , e può essere quindi vista come un approfondimento sul creatore del marchio stesso. Qui è stato costruito l’edificio del museo vero e proprio, ed è stata ristrutturata la casa-officina in cui Enzo Ferrari nacque nel 1898 e dove successivamente lavorò. Il museo è ospitato da un’affascinante struttura con una copertura che richiama un enorme cofano giallo, colore del Cavallino Rampante e della città di Modena.

All’interno del Museo Enzo Ferrari è possibile scoprire i fatti salienti e le opere di Enzo Ferrari, con auto d’epoca esposte su pedane mobili girevoli, che permettono al pubblico di scoprire ogni dettaglio dei veicoli in mostra.

Come arrivare al Museo Ferrari di Maranello

Come arrivare al Museo Ferrari di Maranello? Come detto, questo spazio espositivo si trova fuori Modena, nel comune di Maranello: dal centro storico di Modena agli stabilimenti Ferrari di Maranello ci sono circa 20 chilometri di distanza, da fare per esempio in auto. Chi arriva in autostrada può prendere sia l’uscita Modena nord che l’uscita Modena Sud; in quest’ultimo caso, per fare un esempio, si prenderà la tangenziale, per immettersi poi sulla strada Pedemontana in direzione di Vignola, fino a quando si arriverà all’uscita per Maranello: da qui le indicazioni stradali per raggiungere il museo e gli stabilimenti Ferrari sono lampanti.

È inoltre possibile raggiungere il Museo Ferrari di Maranello con i soli mezzi pubblici, prendendo come punto di partenza la stazione degli autobus di Modena. Da qui ci sono due linee extraurbane che raggiungono Maranello, la linea 800 e la linea 820 , che entrambe portano il visitatore fino all’ingresso posteriore degli stabilimenti Ferrari (chi si trovasse alla stazione dei treni di Modena può raggiungere l’autostazione con la linea 7 o la linea 11 dell’urbano).

Orari e biglietti per il museo della Ferrari

Il Museo Ferrari di Maranello è aperto tutti i giorni. Ecco gli orari:

  • Aprile/Maggio: 09.30 -19.00
  • Giugno/Agosto: 09.00 -19.00
  • Settembre/Ottobre: 09.30 -19.00
  • Novembre/Marzo: 09.30 – 18.00

Ecco i prezzi dei biglietti:

  • Biglietto intero: 22 euro
  • Biglietto ridotto: 18 euro
  • Biglietto per minori di 19 anni accompagnati: 9 euro
  • Biglietto per disabili e bambini fino ai 5 anni: gratuito
  • Biglietto Ferrari Pass (per i musei di Maranello e di Modena): 30 euro intero, 12 euro per minori di 19 anni accompagnati
  • Biglietto per simulatore F1: 30 euro
  • Biglietto per simulatore GT: 25 euro
  • Biglietto per tour panoramico fabbrica e pista: intero 20 euro, ridotto 16, minori di 19 anni accompagnati 5 euro

Card Discover Ferrari & Pavarotti Land 

Esiste un pass turistico che può essere molto interessante per chi sta pianificando un tour di Modena. Parliamo della Card Discover Ferrari & Pavarotti Land , ovvero di un pass che permette di avere l’accesso a ben 3 musei , ovvero il Museo Ferrari di Maranello, il Museo Enzo Ferrari di Modena, e il Museo Pavarotti, sempre a Modena. Oppure puoi optare per l’ingresso ai musei Ferrari e la visita ad uno stabilimento di aceto balsamico . Il pass intero per adulti costa 39 euro , quello per studenti 27 euro, quello per i ragazzi tra i 6 e i 18 anni 18 euro, mentre per i bambini fino ai 5 anni è gratuito. Puoi acquistarlo qui .

Dove dormire per il Museo Ferrari

Dove dormire per visitare il Museo Ferrari? Gli appassionati potrebbero voler dedicare parecchie ore al Museo Ferrari. Pensiamo a quelle persone che, oltre a dedicare del tempo alla visita delle mostre del museo, metteranno in conto anche delle ore da assegnare al tour della fabbrica, ai simulatori di guida o a una delle tante altre esperienze personalizzate disponibili.

Ecco che allora potrebbe essere intelligente dormire direttamente in zona. A Maranello – centro che conta più di 17.000 abitanti – gli alberghi non mancano, e tanti di questi sono proprio nei pressi del Museo del Cavallino Rampante. Chi invece sta pianificando la scoperta della città di Modena, con il Museo Ferrari che sarà soltanto una delle tappe, potrebbe avere dei vantaggi nello scegliere un alloggio in città , così da poter sfruttare per esempio l’offerta gastronomica del centro storico per cena e pranzo (si parla pur sempre di uno dei centri della Food Valley , insieme a Parma e a Reggio Emilia). Modena è una città a misura d’uomo, che offre hotel abbordabili e di qualità in centro, da dove poter visitare l’intero centro storico a piedi.

Escursioni e tour a Modena

Ci sono tante possibilità per rendere la scoperta di Maranello e di Modena più completa ed eccitante. Tra le possibili esperienze ci sono per esempio i tour privati che prevedono delle prove su strada con delle Ferrari Spider, delle visite guidate combinate dei musei Ferrari e Lamborghini , dei tour completi del museo, per non parlare delle esperienze guidate alla scoperta dell’aceto balsamico di modena, dei formaggi e dei prosciutti modenesi.  

Escursioni e Tour guidati:

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Come raggiungere maranello

Raggiungere Maranello è molto facile e puoi farlo in diversi modi e con diversi mezzi. Seleziona in basso e segui i suggerimenti.

Maranello si trova vicino a grandi vie di comunicazione come la via Emilia che attraversa tutta la Regione Emilia-Romgna collegando Piacenza e Rimini e a due grandi assi della rete autostradale italiana: l’Autostrada “del Sole” o A1 (Milano-Napoli) e l’Autostrada del Brennero o A22 che collega la Pianura Padana con Austria e Germania.

Per chi arriva in automobile Maranello è a circa 20 minuti dalle uscite Modena Sud e Modena Nord dell’Autostrada . Per chi arriva da Modena Nord, e sufficiente imboccare la tangenziale seguendo le indicazioni per Sassuolo ; proseguire fino alla rotonda di Fiorano e imboccare la Strada Pedemontana, direzione Vignola. Consigliamo di uscire allo svincolo per Maranello, nelle vicinanze degli stabilimenti Ferrari. Per chi arriva da Modena sud, invece, all’uscita del casello tenere la destra, mettendosi su via Vignolese, in direzione Modena . Proseguire per circa 7 km e alla rotonda “del grappolo d’uva” imboccare la strada statale Nuova Estense in direzione Pavullo – Abetone. Una volta arrivati alla rotonda di Pozza di Maranello, girare a destra in via Vignola seguendo le indicazioni per il Museo Ferrari.

» Mappa parcheggi a Maranello

Gli automobilisti possono rivolgersi all’ACI (Automobile Club d’Italia) per qualsiasi informazione riguardante la mobilità e la viabilità. La delegazione di Maranello si trova in via Trebbo, 34 (Tel. 0536 941035).

Per viaggiare sempre informati è possibile sintonizzarsi sulle stazioni radio 103.3 Mhz (Isoradio) ; su 102.5 (RTL) , che forniscono circa ogni mezzora aggiornamenti per la viabilità sulle autostrade; oppure è disponibile 24h/24h il call center Viabilità Autostrade per l’Italia al numero 840-04 21 21.

Dalla Stazione dei treni FFSS di Modena è possibile raggiungere Maranello anche in taxi. Il servizio taxi da parte dei vari consorzi locali garantisce ai turisti una tariffa fissa per la tratta che va dalla Stazione dei treni FFSS di Modena al Museo Ferrari, in via Dino Ferrari, 43. Per prenotare un taxi rivolgersi a: COTAMO: 059 374242

Per chi arriva in treno, la stazione ferroviaria FFSS più vicina a Maranello è quella di Modena, in Piazza Dante. Ogni 5 o 10 minuti, dal piazzale all’ingresso della stazione, partono autobus urbani che mettono in collegamento la stazione ferroviaria con il centro della città. In particolare gli autobus n° 7 e 11 fanno fermata presso l’Autostazione di Modena, in via Molza, da cui si può prendere la coincidenza extraurbana per Maranello. Esistono due linee extra-urbane per arrivare a Maranello: quella che passa per Montale ( linea 820 ), percorrendo la Nuova Estense fino a Pozza; e quella che passa per Formigine ( linea 800 ), lungo la via Giardini, con direzione Abetone o Serramazzoni. Il capolinea è raggiungibile da via Grizzaga, in corrispondenza dell’ingresso posteriore della fabbrica Ferrari. La fermata più vicina al Museo Ferrari si trova in via Abetone Inferiore, all’altezza del distributore di benzina Esso. A seconda delle fermate e dell’intensità del traffico le corse durano dai 25-40 minuti.

Dalla stazione ferroviaria di Modena, inoltre è possibile servirsi della linea ferroviaria FER Modena-Sassuolo che ferma al Policlinico, alla “Stazione piccola” (piazzale Manzoni), al Nuovo Ospedale Civico di Baggiovara e prosegue la tratta passando dai centri di Casinalbo e Formigine. La tratta ha una durata di circa 30 minuti. » Modena – Sassuolo Una volta arrivati alla stazione dei treni di Sassuolo, si può raggiungere Maranello (che dista circa 8 km) servendosi della linea extraurbana n° 640 (in direzione Vignola). Maggiori informazioni sul sito web di Seta , azienda di trasporti urbani ed extraurbani di Modena.

Chi arriva da Bologna in treno, può arrivare a Maranello passando da Modena, oppure servendosi del servizio ferroviario suburbano, che dalla stazione dei treni di Bologna Centrale raggiunge la stazione ferroviaria di Vignola (15 km da Maranello). Il percorso ferma in tutte le stazioni e ha una durata di circa 1 ora (su questa tratta è in vigore la tariffazione ATC. È possibile consultare tariffe e punti vendita direttamente sul sito TPER ). » Bologna – Vignola Una volta arrivati a Vignola, dall’Autostazione (in via Montanara) è possibile prendere la coincidenza per Maranello, linea extra-urbana 640 – direzione Sassuolo. La corsa ha una durata di circa 20 minuti.

Partendo dall’ Autostazione di Modena , in viale Molza, esistono due linee extra-urbane per arrivare a Maranello : quella che passa per Montale (linea 820), percorrendo la Nuova Estense fino a Pozza; e quella che passa per Formigine (linea 800), lungo la via Giardini, con direzione Abetone o Serramazzoni. Il capolinea è al nuovo terminal in via Grizzaga, dietro la fabbrica della Ferrari. La fermata più vicina al Museo Ferrari è in via Abetone Inferiore, in corrispondenza del distributore di benzina Esso. A seconda delle fermate e dell’intensità del traffico le corse durano dai 25-40 minuti.

» Linea 800 Modena – Maranello (via Formigine) » Linea 820 Modena – Maranello (via Montale)

Per l’acquisto dei biglietti extraurbani è necessario rivolgersi agli sportelli SETA o presso rivenditori autorizzati (come tabaccherie, bar o edicole). La biglietteria ufficiale di Maranello si trova presso il bar Terminal Cubo in Via Grizzaga, 0536 943688

Dal capolinea di Maranello, è inoltre possibile raggiungere importanti località montane dell’Appennino Tosco-Emiliano, come Pavullo, Serramazzoni, Sestola e Pievepelago.

Per ulteriori informazioni:

SETA (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) Strada Sant’Anna, 210 – 41122 Modena Tel. 840000216 Sito web: www.setaweb.it

Chi arriva da Bologna, può arrivare a Maranello andando a Modena in treno, oppure prendendo la linea 671 Bologna – Casalecchio – Bazzano – Vignola che dall’Autostazione di Bologna arriva a Vignola. La corsa dura circa 1 ora. Una volta arrivati a Vignola, dall’Autostazione (in via Montanara) è possibile prendere la coincidenza per Maranello, linea extra-urbana 640 – direzione Sassuolo. La corsa ha una durata di circa 20 minuti.

Transfer tra Museo Ferrari e Museo Casa Enzo Ferrari

E’ possibile raggiungere Maranello e il Museo Ferrari anche grazie al servizio di collegamento tra la stazione ferroviaria di Modena e il Museo Ferrari di Maranello. Lo speciale shuttle bus è attivo per i soli visitatori del museo e con cadenza ogni ora e mezza. Lo speciale shuttle bus collega, inoltre, il Museo Ferrari di Maranello con il nuovo Museo Casa Enzo Ferrari a Modena, a circa 1 km dalla stazione. Il servizio bus navetta è riservato ai possessori di un biglietto di uno dei Musei (Casa Enzo Ferrari – Museo Ferrari) ed ha un costo aggiuntivo. Per accedere alla navetta è necessario presentare il voucher di prenotazione inviato via e-mail o consegnato alla reception del Museo Ferrari Maranello e/o Museo Casa Enzo Ferrari, e provvedere al pagamento del biglietto direttamente all’autista in contanti oppure online e presso la biglietteria del museo con carta di credito.

Biglietto bus navetta • Per chi visita entrambi i musei: € 10,00 A/R (€ 6,00 solo andata) • Per chi visita solo uno dei musei: € 11,00 A/R (€ 6,00 solo andata)

Orari navetta:

Modena-Maranello (Stazione FFSS → Museo Casa Enzo Ferrari → Museo Ferrari (Maranello) ) 09:50 – 11:20 – 12:50 – 14:20 – 15:50 – 17:20

Maranello-Modena

(Museo Ferrari (Maranello) → Museo Casa Enzo Ferrari → Stazione FFSS) 10:30 – 12:00 – 13:30 – 15:00 – 16:30 – 18:30

LINK UTILI » Museo Ferrari Maranello » Museo Casa Enzo Ferrari Modena

How to get to maranello

Reaching Maranello is very easy and you can do it in different ways and by different means. Select below and follow the suggestions.

Maranello is located near major communication routes such as the via Emilia which runs through the entire Emilia-Romagna region, connecting Piacenza and Rimini, and to two major axes of the Italian highway network: the “Autostrada del Sole” or A1 (Milan-Naples) and the Brenner freeway o A22 which connects the Po Valley with Austria and Germany.

For those arriving by car, Maranello is about 20 minutes from the Modena Sud and Modena Nord exits of the highway . For those arriving from Modena Nord, simply take the ring road following the signs for Sassuolo ; continue to the Fiorano traffic circle and take the Strada Pedemontana, direction Vignola. We recommend exiting at the junction for Maranello, in the vicinity of the Ferrari factories. For those arriving from south Modena, however, keep to the right at the exit of the tollbooth, putting on Via Vignolese, in the direction of Modena . Continue for about 7 km and at the traffic circle “del grappolo d’uva” take the Nuova Estense state road in the direction of Pavullo – Abetone. Once at the traffic circle in Pozza di Maranello, turn right onto Via Vignola following the signs for the Ferrari Museum.

” Parking map in Maranello

Motorists can turn to ACI (Automobile Club of Italy) for any information regarding mobility and traffic. The Maranello delegation is located at 34 Trebbo Street (Tel. 0536 941035).

To travel always informed you can tune in to radio stations 103.3 Mhz (Isoradio) ; on 102.5 (RTL) , which provide about every half hour updates for the traffic situation on highways; or the Autostrade per l’Italia Viability call center is available 24 hours a day at 840-04 21 21.

From the Modena FFSS train station, it is also possible to reach Maranello by cab. Cab service by various local consortia guarantees tourists a fixed fare for the route from Modena’s FFSS train station to the Ferrari Museum at 43 Dino Ferrari Street. To book a cab contact: COTAMO: 059 374242

FROM MODENA

For those arriving by train, the nearest FFSS train station to Maranello is Modena, in Piazza Dante. Every 5 to 10 minutes, city buses depart from the square at the station entrance, connecting the train station with the city center. In particular, buses No. 7 and 11 stop at the Modena Bus Station on Via Molza, from which one can take the extra-urban connection to Maranello. There are two suburban lines to get to Maranello: the one that goes through Montale ( line 820 ), running along the Nuova Estense to Pozza; and the one that passes through Formigine ( line 800 ), along Via Giardini, going in the direction of Abetone or Serramazzoni. The terminus can be reached from Grizzaga Street, at the rear entrance of the Ferrari factory. The nearest stop to the Ferrari Museum is on Via Abetone Inferiore, at the Esso gas station. Depending on stops and traffic intensity, rides take 25-40 minutes.

From the Modena train station, it is also possible to use the FER Modena-Sassuolo railway line, which stops at the Policlinico, the “Little Station” (Piazzale Manzoni), and the New Civic Hospital in Baggiovara, and continues the route via the towns of Casinalbo and Formigine. The route has a duration of about 30 minutes. ” Modena – Sassuolo Once you arrive at the Sassuolo train station, you can reach Maranello (which is about 8 km away) using the suburban line no. 640 (in the direction of Vignola). More information on the website of Seta , a city and suburban transportation company in Modena.

FROM BOLOGNA

Those arriving from Bologna by train can get to Maranello via Modena, or by using the suburban train service, which runs from Bologna Centrale train station to Vignola train station (15 km from Maranello). The route stops at all stations and has a duration of about 1 hour (ATC pricing is in effect on this route. You can check rates and outlets directly on the website TPER ). ” Bologna – Vignola Once in Vignola, from the Autostazione (in Via Montanara) it is possible to take the connection to Maranello, extra-urban line 640-direction Sassuolo. The run has a duration of about 20 minutes.

Leaving from the Modena Bus Station on Viale Molza, there are two extra-urban lines to get to Maranello : the one that passes through Montale (line 820), running along the Nuova Estense to Pozza; and the one that passes through Formigine (line 800), along the Via Giardini, heading towards Abetone or Serramazzoni. The terminus is at the new terminal on Grizzaga Street, behind the Ferrari factory. The closest stop to the Ferrari Museum is on Via Abetone Inferiore, at the Esso gas station. Depending on stops and traffic intensity, rides take 25-40 minutes.

” Line 800 Modena – Maranello (via Formigine) ” Line 820 Modena – Maranello (via Montale)

Suburban tickets can be purchased at SETA counters or at authorized retailers (such as tobacconists, bars or newsstands). The official ticket office in Maranello is located at the Terminal Cubo bar on Via Grizzaga, 0536 943688

From the Maranello terminus, it is also possible to reach important mountain resorts in the Tuscan-Emilian Apennines, such as Pavullo, Serramazzoni, Sestola and Pievepelago.

For more information:

SETA (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari) Strada Sant’Anna, 210 – 41122 Modena Tel. 840000216 Web site: www.setaweb.it

Those arriving from Bologna can get to Maranello by going to Modena by train, or by taking the 671 Bologna line – Casalecchio – Bazzano – Vignola, which runs from the Bologna bus station to Vignola. The ride takes about 1 hour. Once you arrive in Vignola, from the bus station (on Via Montanara) you can take the connection to Maranello, extra-urban line 640 – Sassuolo direction. The run has a duration of about 20 minutes.

Transfer between Ferrari Museum and Enzo Ferrari House Museum

It is also possible to reach Maranello and the Ferrari Museum thanks to the connecting service between the Modena train station and the Ferrari Museum in Maranello. The special shuttle bus operates for museum visitors only and every hour and a half. The special shuttle bus also connects the Ferrari Museum in Maranello with the new Casa Enzo Ferrari Museum in Modena, about 1 km from the station. The shuttle bus service is reserved for ticket holders of one of the Museums (Casa Enzo Ferrari – Ferrari Museum) and has an additional cost. To access the shuttle, you must present the reservation voucher sent by e-mail or given to the front desk of the Ferrari Maranello Museum and/or Museo Casa Enzo Ferrari, and arrange to pay the ticket directly to the driver in cash or online and at the museum ticket office with a credit card.

Shuttle bus ticket – For those visiting both museums: €10.00 round trip (€6.00 one way) – For those visiting only one of the museums: €11.00 round trip (€6.00 one way)

Shuttle schedule:

Modena-Maranello (FFSS Station → Museo Casa Enzo Ferrari → Ferrari Museum (Maranello) ) 09:50 – 11:20 – 12:50 – 14:20 – 15:50 – 17:20

(Ferrari Museum (Maranello) → Museo Casa Enzo Ferrari → FFSS Station) 10:30 – 12:00 – 13:30 – 15:00 – 16:30 – 18:30

USEFUL LINKS. ” Ferrari Museum Maranello ” Enzo Ferrari House Museum Modena

Visita allo stabilimento Ferrari e visita ai Musei Ferrari

I musei ferrari e la visita allo stabilimento sono un’emozionante viaggio nel mondo del cavallino rampante, nella città della ferrari, maranello, e nella casa natale di enzo ferrari a modena, tour dello stabilimento ferrari con bus.

Il tour panoramico allo stabilimento Ferrari di Maranello viene effettuato con un minibus, percorrendo il viale principale della “Cittadella”, dove una guida illustrerà tutti i vari dipartimenti. A bordo di questo comodo Ferrari bus, entrando dall’ingresso originario, di fronte al famoso ristorante “Cavallino” dove Enzo era solito andare con gli amici, oggi di proprietà dello Chef Massimo bottura, potrai subito vedere dove si trovava l’ufficio di Enzo Ferrari, attraversando il viale vedrai poi edifici importanti come quello dello Sviluppo, della Verniciatura, dell’Assemblaggio, fino alla famosa Galleria Del Vento . Il tour termina con un passaggio alla Pista di Fiorano, la famosa pista privata del Cavallino, invidiata da tutti i piloti del mondo: se sarai fortunato, potrai vedere una Ferrari o una Formula 1 in prova!

Su richiesta: per minigruppi/gruppi proponiamo il tour privato della fabbrica con minibus ad uso esclusivo

Ferrari Factory Tour

La Galleria Ferrari di Maranello

Il Museo di Maranello celebra la storia del Cavallino . La visita parte dalla ricostruzione dell’ufficio di Enzo Ferrari e dal corpo in alluminio della prima auto Ferrari mai costruita nell’officina Scaglietti, che ancora produce la carrozzerie per la Ferrari, fino ad arrivare agli ultimi modelli come la F812 Superfast, la F40 3 la F50 . La visita continua attraverso una sala dedicata alle Supercars come la Enzo Ferrari, la La Ferrari e la FXXK Evo. Attenzione particolare merita la sala dedicata alla Formula 1 con tutti i trofei vinti, i caschi dei piloti vincitori e le auto che hanno reso grande, nei decenni, la Scuderia Ferrari. Termina la visita una mostra temporanea dedicata sempre al mondo delle macchine Ferrari. Prima di uscire, si trovano l’area dei simulatori di Formula 1 e lo store ufficiale.

Su richiesta: visita con guida privata; possibilità di prenotare l’esperienza di “Pit Stop”

E’ possibile prenotare tramite My Motorland il VIP TOUR con: badge personalizzato Ferrari; visita guidata privata al Museo e ingresso salta-la-coda; welcome coffee alla Caffetteria Ferrari; pubblicazione speciale Ferrari in omaggio (servizio su richiesta; a pagamento)

Ferrari Gallery in Maranello Italy

Museo Enzo Ferrari di Modena

La prima cosa che colpisce agli occhi è sicuramente la strana forma architettonica del Museo Enzo Ferrari: il cofano giallo di una Ferrari! Durante la visita avrai modo di conoscere meglio la storia delle auto create da Enzo Ferrari, attraverso modelli che ne hanno fatto la storia stessa e la mostra dedicata che al momento vede come protagonista lo spirito Ferrari che ha spinto verso il futuro: da modelli come la   375MM, la 166MM , la 400 Automatic e la Ferrari F1-68 fino all’ultimo modello “game-change”, la  Purosangue . La visita continua poi all’interno del Museo dei Motori Ferrari, realizzato nell’officina di Alfredo, il padre di Enzo. 

Su richiesta: tour in esclusiva del museo con guida privata

Enzo Ferrari Museum in Modena

QN Motori

Tour fabbrica Ferrari, come organizzare e prenotare la visita

Non tutti sanno che la  storica fabbrica “Ferrari” di Maranello  è aperta al pubblico per delle visite guidate e per far conoscere ad appassionati e gente comune, la  produzione automobilistica  di questo marchio famoso in tutto il mondo. Per  visitare  la fabbrica della  Rossa , occorrono poche regole che riguardano l’organizzazione e la prenotazione.

Come organizzare la visita guidata

Il  Museo Ferrari di Maranello  offre ai visitatori l’opportunità di effettuare  un esclusivo tour panoramico  in  navetta  lungo la  Pista di Fiorano , percorrendo anche  il viale Enzo Ferrari  che si trova all’interno della Fabbrica.

Una  guida  specializzata del Museo  illustrerà , sia in italiano che in inglese, le caratteristiche e i contenuti del circuito della Ferrari, dove dal  1972  si sono svolti i primi test delle vetture da competizione e stradali. Verrà spiegata anche l’origine  della Cittadella Ferrari , che rappresenta il  cuore degli Stabilimenti  e dove vengono prodotte tutte le vetture del Cavallino.

Di particolare  interesse  appariranno le  strutture architettoniche  realizzate da celebri architetti come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel, Marco Visconti e Luigi Sturchio. Altrettanto interessante sarà visitare la  parte storica , accuratamente conservata, a partire dall’androne di ingresso la cui costruzione risale al  1947  e che da allora è rimasto lo stesso. Durante il tour,  non  sarà consentito scendere dalla navetta,  né  fare foto o riprese.

Bisogna ricordare inoltre, che in  ottemperanza alla normativa vigente  e prevista dal  decreto-legge n. 221 del 24 dicembre 2021 , è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo  FFP2  per l’accesso e l’utilizzo delle navette.

Come funziona la prenotazione

Per partecipare al tour, sempre possibile fino  ad esaurimento posti , bisognerà effettuare la  prenotazione accedendo al sito del Museo , quindi  acquistare on-line  prima il  biglietto d’ingresso  al Museo, attendere conferma e codice di prenotazione inviati via e-mail e perfezionare l’acquisto per il tour in navetta. È consigliabile  accertarsi della disponibilità di posti sulla navetta  alla data scelta, prima di effettuare l’acquisto dei biglietti di ingresso al Museo.

Date  di visita del Museo e tour dovranno  coincidere  nello stesso giorno. Sull’orario, si precisa che la  visita  al Museo potrà essere  effettuata liberamente  entro l’orario di apertura, mentre per il  tour in navetta  sono  previste 2 partenze al giorno , alle ore  12:30  e alle  13:30 , davanti all’ingresso del Museo.

Il programma sarà soggetto a modifiche e/o annullamento, in caso di  impegni  della Pista di Fiorano e della Fabbrica, che potranno essere comunicati anche all’ultimo momento.

Ultima modifica: 15 Maggio 2022

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Fatti a motore, ferrari, mattarella inaugura l’e-building di maranello. la fabbrica delle nuove tecnologie.

Ferrari, Mattarella inaugura l’e-building di Maranello. La fabbrica delle nuove tecnologie

Un parallelepipedo di 25 metri si erge verso il cielo di Maranello , fusione perfetta tra eleganza e funzionalità. E’ il nuovo e-building di Ferrari , simbolo di avanguardia tecnologica e sostenibilità che segna un nuovo capitolo nella storia della Casa automobilistica italiana. Costato 200 milioni di euro e realizzato con vetrate opaline intervallate da porzioni di vetro trasparente sarà il luogo dove nasceranno tutte le vetture del Cavallino Rampante, all’insegna della flessibilità produttiva.

L’inaugurazione dell’e-building è stata un evento solenne, onorato dalla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella . Accolto dal Presidente Ferrari John Elkann – che si è dichiarato “emozionato e felice” – , dal Vice Presidente Piero Ferrari e dall’Amministratore Delegato Benedetto Vigna . Il Presidente Mattarella ha presenziato alla cerimonia insieme a una folta rappresentanza di dipendenti Ferrari che l’ha accolto con applausi scroscianti. Uomini e donne di Maranello hanno consegnato al Presidente un regalo speciale: una lampada interamente realizzata con i pezzi di un motore Ferrari. Lucia Polverino e Lorenzo Cardia, rispettivamente del reparto carrozzeria e di Scuderia Ferrari, hanno dichiarato: “E’ stato emozionante poter incontrare il Presidente della Repubblica. Siamo orgogliosi di averlo avuto con noi qui in Ferrari. Potergli dare anche qualcosa fatto con le nostre mani è stato per noi un onore. E’ una giornata che difficilmente potremo dimenticare”.

L’e-building, come ha spiegato Vigna nel corso della conferenza stampa, non sostituirà le attuali linee produttive, ma andrà in parallelo e non è stato costruito per aumentare la produzione di vetture. Il nuovo stabilimento sarà operativo dal 24 giugno e la prima auto uscirà nel primo trimestre del 2025. Gli obiettivi sono di aumentare la flessibilità produttiva, velocizzare lo sviluppo, migliorare il time to market e incrementare le possibilità di personalizzazioni delle vetture, focus cruciale per Ferrari. La “e” rappresenta tre pilastri fondamentali: energy, evolution ed environment.

Nel rispetto della neutralità tecnologica nell’e-building verranno costruite le auto con i tre diversi propulsori, rappresentati dai tre colori : il rosso per i motori a combustione interna, i blu che sono gli ibridi e i verdi, cioè quelli elettrici. Nell’e-building verranno prodotti anche i componenti elettrici strategici per la tecnologia e le prestazioni di Ferrari, come la batteria ad alto voltaggio, l’assale e il motore elettrico.

In termini di evoluzione, sono molte le soluzioni all’avanguardia adottate per il riutilizzo dell’energia e dell’acqua piovana nel ciclo produttivo. Benedetto Vigna ha detto che “L’e-building è stato progettato per essere un faro dell’industria 5.0: ciò significa che attrezzature ultra-avanzate e automatizzate – fortemente utilizzate negli impianti dell’industria 4.0 – supporteranno i nostri dipendenti. In Ferrari le persone sono e rimarranno sempre al centro di tutto ciò che facciamo. Come ha detto John, sono l’esperienza e la maestria dei nostri dipendenti a rendere unica la Ferrari e non vogliamo sostituirle con le macchine, per quanto avanzate siano”.

Il Wi-Fi 6.0 e la banda ultra larga permetteranno una gestione efficiente delle informazioni di produzione, localizzando in 3D i componenti nella fase di assemblaggio e prevenendo le collisioni degli AGV (Automated Guided Vehicle). Da un punto di vista ambientale, il nuovo edificio è in armonia con il paesaggio e quelli circostanti, il suo design alleggerisce la massa imponente e permette di distribuire in modo diffuso la luce naturale al suo interno.

Di notte l’edificio si trasforma in una lanterna luminosa, un faro di innovazione che illumina il campus Ferrari. Ci sono voluti due anni per questo progetto realizzato da Mario Cucinella Architects con 350 addetti, su una superficie complessiva di 42.500 mq. Elkann spiega: “Abbiamo scelto Cucinella e il suo team perché i suoi progetti hanno un approccio realmente incentrato sull’uomo, una caratteristica innata dell’Italia, e dimostrano un genuino interesse per l’impatto ambientale dei suoi edifici. Le congratulazioni sono d’obbligo, perché proprio ieri Mario ha vinto il prestigioso premio Compasso d’Oro per i suoi risultati”.

Lo stabilimento accoglierà più di 300 lavoratori (di cui una parte non precisata è rappresentata da nuovi assunti) ed è progettato per raggiungere i massimi livelli di prestazione energetica. Edificato a nord del campus Ferrari, che è in fase di espansione, l’area è stata acquisita e riqualificata senza consumo di suolo, sostituendo strutture industriali obsolete e ad alta dispersione di energia. “Investire sul nostro territorio è essenziale per prepararci con fiducia al futuro della Ferrari, confermando il nostro impegno per l’eccellenza italiana e per il nostro paese”, ha dichiarato John Elkann .

Il nuovo stabilimento è una conferma del ruolo centrale di Ferrari nel panorama industriale locale e nazionale ed è stato realizzato attraverso una riqualificazione urbana di oltre 100.000 mq e una riprogettazione delle varie infrastrutture. E’ stata costruita una strada a servizio del sito e una pista ciclabile di 1,5 km collegata alla rete cittadina. Inoltre l’intera viabilità della zona circoscrive il traffico pesante a un’area intorno al polo logistico dell’e-building, riducendo le interferenze con i percorsi pedonali.

Alimentato, fra le altre fonti, da più di 3.000 pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto, entro la fine dell’anno verrà spento l’attuale impianto di trigenerazione e, da quel momento, l’edificio sarà interamente alimentato da energia rinnovabile, generata da fonti sia interne che esterne con garanzia di origine, con una riduzione di circa 3,0 kTon di emissioni di CO2. L’e-building permetterà di raggiungere l’obiettivo per Ferrari di essere carbon neutral entro il 2030.

L’attenzione al benessere dei lavoratori è centrale nell’e-building. Postazioni ergonomiche, aree verdi e di relax, comfort acustico e visivo, con un giusto mix di illuminazione naturale e artificiale, sono stati progettati per garantire un ambiente di lavoro ottimale. La formazione del personale è iniziata due anni fa, in parallelo con l’inizio del progetto, per approfondire le caratteristiche e i processi legati ai nuovi impianti. Robot collaborativi e digital twin, che creano repliche digitali di prodotti e processi, affiancheranno i lavoratori, elevando il loro ruolo nel processo produttivo e assicurando l’eccellenza e la cura dei dettagli che contraddistinguono la gamma Ferrari.

Come ha detto Vigna : “Ferrari è un organismo vivente” e in questo nuovo stabilimento si respira proprio la passione di chi ci lavora, “che è come quella di una startup che però ha 77 anni di vita”. E non finisce qui, perché l’Amministratore Delegato ha dato appuntamento al prossimo Capital Market day, di cui ancora non si conosce la data, per svelare nuovi progetti nel futuro di Maranello

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Roma, 1 lug. (Adnkronos) - Gruppo Cap prosegue il suo percorso di sviluppo. La green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano chiude il 2023 con un utile netto pari a 12,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2022 (5 milioni). Aumenta anche l’Ebitda, che tocca i 110,6 milioni (+ 18,9% rispetto all’anno precedente), mentre i ricavi si attestano a 413,5 milioni di euro. C’è continuità anche sugli investimenti destinati allo sviluppo sostenibile del territorio servito, che anche nel 2023 hanno superato i 100 milioni di euro. Si sono ridotti nettamente, invece, i costi, che passano dai 425 milioni del 2022 a 390 milioni del 2023. Questo dato è dovuto, oltre al calo del costo dell’energia elettrica (la cui crescita è stata esponenziale nel 2022), anche al consumo energetico complessivo che risulta inferiore del 2,01% rispetto all’anno precedente, frutto di interventi di efficientamento energetico, dell’incremento della produzione da fonte rinnovabile e degli efficientamenti in campo acquedottistico che hanno portato ad una notevole riduzione delle perdite idriche. La performance registrata da Gruppo Cap nel 2023 è un’ulteriore conferma del trend positivo e costante, risultato di una strategia ben precisa; attraverso il Piano di Sostenibilità, infatti, Gruppo Cap ha fissato obiettivi chiari che hanno condotto l’azienda in un percorso di trasformazione da utility dell’acqua a green utility, facendola diventare oggi protagonista dello sviluppo dell’economia circolare in Italia.

“La bontà della nostra strategia di sostenibilità - commenta Alessandro Russo, Amministratore Delegato di Gruppo Cap – è testimoniata dall’aumento dell’Ebidta che quest’anno supera i 110 milioni, e va oltre le aspettative. Ogni anno, mettiamo in campo cospicue risorse per l’innovazione tecnologica e digitale, per l’economia circolare, la ricerca e lo sviluppo, fino all’integrazione dei processi di governance industriale con la sostenibilità, perché ci permettono di proseguire nel nostro percorso di crescita, attraverso la riduzione delle emissioni e l’abbattimento dei costi per l’energia, ma anche generando impatti positivi sul territorio, sulla biodiversità, sulle comunità che serviamo. Sensibili, Resilienti, Innovatori. Su questi tre pilastri si fonda la nostra strategia industriale che coincide con quella di sostenibilità, che negli anni ci ha consentito di trasformare i nostri impianti in autentiche piattaforme integrate per la produzione di bioenergia green. Il processo di sviluppo è ambizioso, ma ci ha permesso di affrontare, e spesso anticipare, le complesse sfide della transizione digitale, energetica ed ecologica che caratterizza il contesto attuale. Non dobbiamo però dimenticare l’importanza e il valore di tutte le persone di Gruppo Cap, che grazie al loro impegno quotidiano, ci hanno permesso di crescere e innovare costantemente”.

Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato il 24 maggio dal Consiglio di amministrazione di Cap Holding S.p.A. insieme alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. 254/2016. In dettaglio, il totale dei ricavi nel 2023 è pari a 413.524.007 euro, prevalentemente costituiti da ricavi per tariffe del servizio idrico, mentre l’utile netto è pari a 12.485.115 euro, l’attivo patrimoniale è pari a 1.401.628.193 euro.

Roma, 1 lug. (Adnkronos) - Impegnarsi nella decarbonizzazione e aumentare la quantità di rifiuti trattati secondo i principi dell’economia circolare; supportare i comuni nello sviluppo del drenaggio urbano sostenibile; aumentare il numero di impianti gestiti da remoto e quelli digitalizzati con l’applicazione dell’Intelligenza artificiale; creare un ecosistema virtuoso di responsabilità sociale d’impresa condivisa e diffusa, attraverso la sensibilizzazione dei fornitori; valorizzare le persone, abbattere il gender pay gap e promuovere la diversity inclusion. E, soprattutto, ampliare le proprie attività attraverso la gestione del rischio idraulico, lo sviluppo di infrastrutture per incrementare la resilienza del territorio, la produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono alcuni dei nuovi obiettivi che Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, ha inserito nel suo nuovo Piano di Sostenibilità, un documento volto a guidare le scelte dell’azienda per i prossimi anni e che nasce dalla valutazione dei risultati raggiunti sinora, ma anche dall’analisi del contesto esterno, profondamente mutato rispetto al 2019, anno in cui la green utility ha pubblicato il suo primo piano.

Il nuovo piano di sostenibilità è innanzitutto una strategia di sviluppo sostenibile, con una visione di lungo periodo, che guarda fino al 2033 e identifica le sfide del settore, i risultati già ottenuti e i prossimi obiettivi. Rappresenta il completamento del percorso di ridefinizione del modello di business, attraverso il quale Cap ha integrato la sostenibilità nell’attività industriale. L’obiettivo è di garantire nel tempo la generazione del valore per gli shareholder, i collaboratori, gli stakeholder e il territorio, e porre le basi di un futuro più sostenibile per le prossime generazioni.

“Ogni passo compiuto nel trasformare il nostro business rendendolo più sostenibile è stato fatto con approccio partecipativo, coinvolgendo le nostre persone, la comunità locale, tutti i partner, i collaboratori, i fornitori e i clienti. Oggi un dialogo approfondito con gli stakeholder è ancor più necessario, soprattutto alla luce del nuovo ruolo che stiamo assumendo come abilitatori alla transizione green dei territori - spiega il presidente di Gruppo Cap, Yuri Santagostino - Se l’obiettivo è dunque fare dell’acqua e dell’innovazione i pilastri su cui costruire processi di economia circolare, insieme al passaggio a modelli produttivi sostenibili, la partecipazione di tutti è fondamentale per una condivisione del valore prodotto, vera missione di una società interamente pubblica come Gruppo Cap. Per queste ragioni l’aggiornamento del Piano di Sostenibilità nasce grazie al concorso di una pluralità di soggetti, che hanno tracciato insieme a noi la nuova rotta fino al 2033 e ai quali ci lega un dovere di trasparenza e credibilità. Con questo nuovo documento ci poniamo obiettivi più ambiziosi e ampliamo i nostri orizzonti. Perché la sostenibilità non è una medaglia da appuntarsi sul petto, ma un processo continuo, faticoso ed entusiasmante che non ha mai fine, ma solo nuovi inizi”.

La strategia di sostenibilità di Cap si articola attorno a 3 pilastri fondamentali che descrivono l’identità di Cap e delle sue persone: Sensibili, Resilienti e Innovatori. Sensibili ai bisogni delle persone, per aumentare il benessere e la fiducia di comunità sempre più consapevoli ed esigenti. Resilienti negli asset, nella governance e nella gestione per proteggere un bene essenziale per la vita. Innovatori nel mercato, per anticipare le normative e alimentare la capacità di fare rete. I tre pilastri sono a loro volta suddivisi in 9 macro-obiettivi, per un totale di 45 indicatori di performance. In continuità con il documento sviluppato nel 2019, per costruire il nuovo Piano di Sostenibilità, Gruppo Cap ha adottato un approccio partecipativo e ha coinvolto i collaboratori, la comunità locale, i partner, i clienti e gli stakeholder.

Monitoraggio annuale dei Kpi, analisi dello scenario per l’aggiornamento di target e obiettivi, e infine analisi dei mutamenti del contesto interno dell’evoluzione dell’azienda: è sulla base di questi tre input che Gruppo Cap ha individuato i 3 driver di cambiamento. L’attualità, intesa come l’insieme di cambiamenti normativi e socio-ecologici che determinano la necessità di rivedere target e obiettivi, la coerenza, che ha imposto alla green utility di allineare la propria strategia al business e a tutti gli strumenti di governance e pianificazione strategica e, infine, la razionalizzazione secondo il metodo Smart, per il quale ogni target è Specifico, Misurabile, Assegnato, Realistico, Temporizzato. Inoltre, i tre pilastri - Sensibili, Resilienti e Innovatori - sono stati connessi a tre direttrici di business individuate dal nuovo piano industriale di Cap: il primo, l’innovazione del servizio idrico, cuore e il punto di partenza della strategia, che riguarda le innovazioni che connettono acqua, energia e rifiuti; il secondo, fondato sulle partnership per la transizione green, che proiettano Cap nella gestione regionale e nazionale degli impianti di economia circolare e di infrastrutture idriche resilienti; infine il più ambizioso, che apre a Cap i nuovi mercati per la sostenibilità mettendo a pieno frutto le sinergie territoriali e di sostenibilità.

L’acqua si conferma al centro della strategia industriale di Gruppo Cap: l’innalzamento della temperatura, la siccità e gli eventi meteorologici estremi ne hanno evidenziato l’importanza. Quindi il comparto idrico deve ripensare le proprie strategie integrando i piani industriali con azioni di mitigazione e adattamento. Per Gruppo Cap questo si traduce nella necessità di allargare il perimetro delle attività ad ambiti contigui, come la gestione del rischio idraulico, la realizzazione di infrastrutture per aumentare la resilienza del territorio, la produzione di energia da fonti rinnovabili.

I RISULTATI AL 2023 - Tra i principali successi, emergono i numerosi interventi di drenaggio urbano sostenibile e l’alto tasso di innovazione. Su questo fronte, Cap ha attivato progetti per circa 70 milioni di euro con l’obiettivo di rinnovare le infrastrutture. Verrà anche completata la mappatura in 3D di tutte le reti per simulare gli interventi in studio, così da minimizzare l’impatto sul suolo. Ci sono però anche obiettivi in cui è necessario impegnarsi di più o che vanno ridisegnati, per essere più sfidanti e in linea con i tempi, come quello relativo al consumo di acqua pro capite e a quello dell’acqua del rubinetto rispetto all’uso dell’acqua in bottiglia che rappresenta un dato critico, nonostante le risorse impiegate in attività di sensibilizzazione. Nei prossimi anni sarà inoltre opportuno focalizzarsi sul tema della decarbonizzazione, sul quale Gruppo Cap ha definito i propri target in linea con le indicazioni di Sbti che ha confermato la solidità degli obiettivi dell’utility lombarda.

Per quanto riguarda, invece, la riduzione delle perdite idriche, Gruppo Cap è in linea con gli obiettivi prefissati ma non ha ancora raggiunto il target del 15% fissato per il 2033. Inoltre, la green utility guarda a best practice europee come la Germania, che già nel 2001 registrava una quota di perdite idriche del 7%.

I MACRO OBIETTIVI AL 2033: SENSIBILI - Acqua prelevata dall’ambiente (l/abitanti/giorno): 325,49. Cittadini che dichiarano di bere solo o quasi solo acqua del rubinetto (% cittadini da survey annuale): 70%. Gender pay gap (Differenza retributiva oraria media per livello): ≤5% (obiettivo 2030)

RESILIENTI - Percentuale di riduzione della CO2: -25% (obiettivo 2030). Percentuale ricavi allineati alla tassonomia: 77% (obiettivo 2030). Acqua drenata nel territorio servito (incremento % rispetto alla baseline): +28,6.

INNOVATORI - Processi gestiti con integrazione intelligenza artificiale (n. processi): 21. Fornitori con punteggio Esg maggiore o uguale a 70/94 nella valutazione Vendor Rating: 28%. Progetti di ricerca in collaborazione con enti di ricerca, università, player dell’innovazione e imprese di settore: 17.

Roma, 1 lug. (Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, presenta il nuovo Piano Industriale 2024-2028: in totale, considerando il periodo 2023 - 2033, gli investimenti sono circa 1 miliardo e 104 milioni di euro. Le risorse stanziate includono i finanziamenti ottenuti in ambito Pnrr. Per il prossimo biennio, invece, gli investimenti ammontano a circa di 324,6 milioni di euro, pari a un valore medio di 162,3 milioni all’anno. Con il nuovo piano 24-28, Gruppo Cap conferma la centralità della politica di investimento all’interno della propria strategia, così come il proprio posizionamento tra i big player nello sviluppo dell’economia circolare in Italia. L’obiettivo è innanzitutto integrare la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, per incentivare il processo di decarbonizzazione alla base della rivoluzione verde e della transizione ecologica invocata dall’unione Europea.

Il Piano Industriale prevede inoltre una riduzione di 50 milioni di euro del nuovo indebitamento già previsto nel Piano Industriale 2023, grazie al miglioramento dell’andamento finanziario rilevato nell’ultimo anno e di quello prospettico dei prossimi anni. Inoltre, dal 2024 al 2028 il nuovo programma guiderà CAP con l’obiettivo di migliorare le infrastrutture del servizio idrico integrato attraverso una spinta verso l’innovazione e la digitalizzazione delle reti.

Il nostro Piano Industriale, sottolinea Alessandro Russo, Amministratore Delegato di Gruppo Cap, "ruota attorno a tre principali obiettivi: la gestione eccellente del servizio idrico, la riduzione delle inefficienze e l’espansione degli investimenti. Nei prossimi anni ci focalizzeremo soprattutto sul Pnrr. Possiamo citare, ad esempio, il Pnrr Perdite Idriche, per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, per il quale verranno investiti oltre 96 milioni di euro, oppure il progetto Città metropolitana Spugna, che ha come obiettivo la riqualificazione funzionale di spazi pubblici aperti in termini ecologici, fruitivi e di valore estetico attraverso la gestione sostenibile delle acque piovane, grazie a sistemi naturali volti a contrastare le isole di calore, a ridurre il consumo di suolo e a migliorare la qualità dell’aria. Il progetto, realizzato insieme alla Città metropolitana di Milano, si compone di 90 interventi di drenaggio urbano sostenibile e nature-based solutions del valore di circa 50 milioni di euro".

In linea con la propria strategia, Gruppo Cap, di recente ha fondato CAP Evolution, la nuova realtà che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy. Cap Evolution gestisce i 40 impianti di depurazione del Gruppo,vere e proprie bioraffinerie che si occupano del trattamento delle acque reflue, ma anche nella valorizzazione degli scarti, ottenendo, in particolare dai fanghi, fertilizzanti, bioplastiche, cellulosa, minerali o biometano. Per il 2024, Cap Evolution prevede ricavi pari a 77 milioni di euro, di cui 1,3 milioni derivanti dal trattamento di rifiuti liquidi e 3,8 milioni di euro da energia e biogas.

Ogni anno, negli impianti gestiti da Cap Evolution vengono trattati 350 milioni di metri cubi di acque reflue di cui il 34% viene riutilizzato, e oltre 80mila tonnellate di fanghi di depurazione, dei quali circa 40mila vengono reimpiegati in agricoltura, altri 14mila usati come fertilizzanti e 30mila termovalorizzati per produrre energia. L’obiettivo è termovalorizzare fino a 65mila tonnellate e trasformarne 20mila in fertilizzanti. Cap Evolution gestisce anche gli impianti fotovoltaici che forniscono agli asset di Gruppo Cap energia da fonti rinnovabili. Il piano industriale di Cap Evolution prevede di arrivare a sostenere il 50% dei consumi del Gruppo entro il 2030, attraverso la produzione da fotovoltaico e agrivoltaico e dall’integrazione con Neutalia, l’impianto di termovalorizzazione di Busto Arsizio partecipato da Cap.

Roma, 1 lug. (Adnkronos) - "Da Telemeloni a Teleamichettismo il passo è breve. Dopo aver infornato le redazioni con nomine di provata fede meloniana ora si passa alle assunzioni dei parenti e dei figli degli amici". Lo dice il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

"E’ il caso delle assunzioni di ‘programmisti multimediali’, contestate dai sindacati Rai perché fatte utilizzando la società di intermediazione lavorativa Adecco, senza nessun confronto con i sindacati che da anni si battono per l’assunzione dei precari storici -prosegue-. Che appunto rimarranno precari. C’è il forte rischio che queste assunzioni siano state fatte con segnalazioni di nomi specifici. Salta subito agli occhi l’assunzione del figlio di un amico dell’Amministratore delegato Sergio, assunto con inquadramento di livello 1. Livello che in Rai si ottiene non prima di vent’anni di anzianità lavorativa".

"O quella di un noto esponente di CasaPound di Ostia, fratello di un ex esponente di FdI, ora nella Lega, con due fratelli in Rai, mandato alla direzione intrattenimento day time della televisione, nonostante la selezione fosse per la radio. Con l’arrivo di Meloni l’era dell’amichettismo non era finita? L’amichettismo poi non era di sinistra? Forse la Meloni si sarà dimenticata di avvisare i dirigenti Rai a lei vicini. Presenterò un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai", conclude.

Roma, 1 lug (Adnkronos) - “Hanno trasformato la Rai di viale Mazzini prima in Telemeloni e poi in un suq. Avendo il controllo di tutto avrebbero aggirato le liste dei precari, secondo i sindacati, assumendo gli amici dei manager e i parenti dei politici. Dal figlio del testimone di nozze dell’amministratore delegato Roberto Sergio al dj che a Ostia guidava Casapound e faceva affari con la famiglia Spada. E’ proprio notte fonda in Rai. Si proceda subito alla riforma della governance, ad applicare il Media freedom act. Non c’è tempo da perdere”. Lo dice Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd.

Roma, 1 lug (Adnkronos) - "Se confermata la notizia delle nuove assunzioni in Rai sarebbe di inaudita gravità, chiederò che il caso sia esaminato in Vigilanza Rai. Andremo sino in fondo affinché sia fatta chiarezza". Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai.

“Quali sono i criteri per le assunzioni? Quali le competenze dei neoassunti? Perché non sono state rispettate le graduatorie e perché non sono stati indetti regolari concorsi? – chiede Boschi -. A queste domande l’attuale dirigenza Rai deve dare risposte, non a noi, ma ai cittadini italiani che versano il canone e hanno diritto alla trasparenza”.

“La più grande azienda culturale del Paese non può diventare un marchettificio ed essere messa in mano agli amici degli amici, ma deve seguire regole chiare, in nome della qualità dei prodotti e della trasparenza dei conti”, conclude.

Adn Kronos

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Ferrari, nuovo impianto a Maranello: per l’e-building investiti 200 milioni

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Al via con le ibride nel 2025, a gennaio 2026 la prima auto elettrica del Cavallino. L’inaugurazione alla presenza del presidente Mattarella

di Laura Cavestri

21 giugno 2024

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I punti chiave

L’obiettivo, elkann: «promesse mantenute».

2' di lettura

Laddove c’erano i vecchi capannoni dei fornitori, ora ci sono robot a guida autonoma, spazi immacolati e ampi, tanto verde. Porta la firma dell’architetto bolognese Mario Cucinella il nuovo e-building di Maranello – 42mila metri quadrati su due livelli – che ospiterà la nuova gamma elettrica del “Cavallino”, il cui primo modello arriverà sul mercato a fine 2025.

Inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la realizzazione del nuovo e-building a Maranello Ferrari ha «investito circa 200 milioni di euro».

Lo ha detto il ceo Benedetto Vigna, mentre il direttore finanziario di Ferrari, Antonio Picca Piccon, ha sottolineato che «i fondi usati per costruire l’e-building li avevamo già, non abbiamo usato i proventi del bond da 500 milioni» lanciato sul mercato di recente.

Nel nuovo e-building – che dovrebbe consentire alla fine di incrementare la capacità produttiva fino a circa 20mila unità – come specificato da Vigna saranno prodotte auto con motorizzazioni «termiche e ibride a partire da gennaio 2025» e «dal gennaio 2026 anche la prima Ferrari elettrica, che sarà presentata a fine 2025». In particolare, dopo la fase di test che è in corso, con l’inizio del nuovo anno sulla linea produttiva della nuova fabbrica saranno prodotte la Purosangue e la Sf90 Stradale.

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Ferrari: inaugurato alla presenza di Mattarella stabilimento e-building

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«L’e-building – ha detto John Elkann, presidente di Ferrari – è la prova concreta che in Ferrari manteniamo le nostre promesse. Il 16 giugno 2022 abbiamo annunciato i nostri piani per questo nuovo edificio durante il nostro Capital markets day . Ora solo due anni dopo, quasi oggi, siamo effettivamente qui. L’e-building è l’ennesima pietra miliare nel nostro incredibile viaggio iniziato nel 1929, quando abbiamo iniziato a correre con la Scuderia Ferrari. Il 2029 segnerà il secolo della Scuderia Ferrari. Tecnologia e innovazione sono da sempre nel nostro Dna», ha continuato Elkann, sottolineando che «i motori elettrici non sono diversi: non è una tecnologia nuova per noi, questo viaggio è iniziato circa 15 anni fa in Formula 1 e i nostri insegnamenti dai circuiti di gara di tutto il mondo sono stati incarnati nella supercar LaFerrari del 2013, la prima Ferrari a utilizzare la potenza ibrida. Da lì, abbiamo sviluppato ulteriormente la tecnologia ibrida, scalandola e perfezionandola per renderla unicamente Ferrari. E ora sveleremo il nostro primo modello del Cavallino Rampante completamente elettrico nel 2025».

A regime nella struttura lavoreranno 300 addetti. Il primo veicolo elettrico della casa automobilistica italiana dovrebbe avere un costo superiore a 500mila euro, senza includere le personalizzazioni che solitamente incrementano il prezzo del 15-20 per cento.

«Non abbiamo fatto questo edificio per la capacità ma per avere più strumenti tecnologici e più flessibilità per poter aumentare la personalizzazione in favore dei nostri clienti», ha poi affermato Vigna, rispondendo alle domande dei giornalisti . Un secondo motivo che ha spinto Ferrari a voler realizzare questo nuovo impianto è per poter «ridurre il tempo in cui le auto arrivano sul mercato e per abbassare i tempi di sviluppo di nuovi prodotti».

In Borsa a Milano il titolo Ferrari ha chiuso in ribasso dell’1,28%, a 386 euro per azione, tuttavia in crescita del 24,4% da inizio anno.

  • Benedetto Vigna
  • John Elkann

Laura Cavestri Redattrice di Economia

  • @LauraCavestri

Luogo: Milano

Lingue parlate: Inglese e tedesco

Argomenti: Commercio internazionale, Ue, marchi e brevetti, Real Estate

Premi: L'Attendibile 2018 (Il premio di Assolatte)

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Mattarella a casa Ferrari. Varata la nuova fabbrica

Battesimo con un ospite speciale quello di ieri, nel polo Ferrari di Maranello, per l'e-building, lo stabilimento avveniristico dove nasceranno le future vetture con motore termico, ibrido e il primo modello elettrico del Cavallino rampante sui mercati da inizio 2026. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stato accolto dal presidente John Elkann, dall'ad Benedetto Vigna e dal vicepresidente Piero Ferrari, oltre a una folta rappresentanza dei lavoratori. I dipendenti, tutti nella divisa ufficiale di lavoro, ovviamente rossa, hanno donato a Mattarella una lampada costruita con le componenti di scarto dei motori delle supercar. L'ultima visita di un capo dello Stato allo stabilimento di Ferrari risale al 2009: all'epoca era in carica Giorgio Napolitano.

«Come Ferrari siamo legati a questo territorio e a Maranello, e vogliamo costruire qui il nostro futuro puntando sull'eccellenza italiana. Per questo siamo orgogliosi di farle vedere come lavoriamo», le parole con le quali il presidente Elkann ha salutato Mattarella. «Ciascuno dei modelli che saranno prodotti qui - ha aggiunto l'ad Vigna - sarà in grado di garantire le emozioni di guida tipiche di casa Ferrari».

Ideato dall'archistar Mario Cucinella, per un investimento intorno a 200 milioni e 250 nuove assunzioni, a cui ne seguiranno altre, l'e-building potenzia la flessibilità produttiva della Casa di Maranello, in linea con la strategia di privilegiare la qualità dei ricavi rispetto alla quantità. «L'integrazione della produzione dell'intera gamma in un unico edificio - ha spiegato Vigna - ci consentirà di riorganizzare e riallocare con maggiore efficienza tutte le attività tra le strutture già presenti in questo polo, accrescendo la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze di produzione». Nell'e-building verranno anche prodotti i componenti elettrici strategici, di grande rilevanza per differenziare la tecnologia e le prestazioni di Ferrari: batteria ad alto voltaggio, assale e motore elettrico.

In proposito, è stata ricordata la collaborazione tra Maranello, l'Università di Bologna e NXP Semiconduttori che ha portato alla recente nascita dell'E-Cells Lab, il laboratorio di ricerca sull'elettrochimica che costituisce il cuore delle batterie.

A proposito di nuove alimentazioni, l'ad Vigna si è soffermato sull'idrogeno («fa parte dei carburanti green di cui ho già parlato e rappresenta una buona opzione futura»), per poi ribadire, incalzato sui piani relativi ai mitici motori rombanti del Cavallino rampante, che «da qui al 2035 tante cose possono cambiare; la realizzazione dell'e-building rientra proprio nella possibilità di avere la flessibilità e la capacità di adattarsi velocemente al contesto che varia».

Formazione, benessere dei lavoratori e massimo impegno nella sostenibilità (Ferrari, è stato ribadito, sarà carbon neutral entro la fine del decennio) sono stati prioritari nella progettazione dell'edificio, alimentato tra l'altro grazie a più di 3mila pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto.

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Ferrari, torna anche quest'anno il Family Day: record di 30mila visitatori

L'evento a Maranello organizzato dalla storica casa automobilistica italiana nel fine settimana ha registrato il numero di presenze più alto di sempre: nelle giornate di ieri, 22 giugno, e oggi, 23 giugno, i visitatori hanno raggiunto quasi quota 30mila. Tra i partecipanti anche John Elkann, Piero Ferrari e Benedetto Vigna. Grande interesse del pubblico per il nuovo e-building di Ferrari progettato da Mario Cucinella

Dopo cinque anni, il Family Day di Ferrari è tornato con un'edizione speciale, battendo anche un record. Per la prima volta l'evento a Maranello, organizzato dalla storica casa automobilistica italiana, si è esteso per tutto il fine settimana. L'edizione 2024, dedicata all'innovazione sostenibile, ha registrato anche il numero di presenze più alto di sempre: nelle giornate di ieri, 22 giugno, e oggi, 23 giugno, i visitatori hanno raggiunto quasi quota 30mila.  

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I partecipanti

Tra i partecipanti del Family Day anche il presidente di Ferrari, John Elkann, il vicepresidente, Piero Ferrari, e l'amministratore delegato, Benedetto Vigna, che hanno accompagnato i loro familiari e amici alla scoperta dei Musei Ferrari e degli stabilimenti di Maranello e Modena, oggetto di continui investimenti all’insegna dell’innovazione sostenibile.

I dipendenti Ferrari invece hanno avuto l'opportunità di far conoscere ai loro ospiti le aree dell'azienda che in alcuni casi erano rimaste inaccessibili al pubblico. Si tratta, ad esempio, del Centro tecnico, il Garage Pit Stop e la sede di Endurance & Corse Clienti. Qui, sono state esposte le Ferrari 499P vincitrici della 24 Ore di Le Mans negli ultimi due anni.

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Il nuovo e-building

Fiore all'occhiello dell'evento anche il nuovo e-building, inaugurato ieri alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Progettato dall'architetto Mario Cucinella, l'edificio sarà il luogo di nascista delle vetture con motore termico, ibrido e – a partire dal quarto trimestre del prossimo anno – anche del primo modello elettrico della Ferrari. La nuova fabbrica all'avanguardia, dotata di tecnologia 5.0 con un'attenzione all'uso delle risorse naturali e dell'energia, mette al centro del processo produttivo la maestria artigianale dei lavoratori.

Italian driver Antonio Fuoco steers the Ferrari 499P during Le Mans 24-hours endurance race in Le Mans, western France, on June 16, 2024. (Photo by GUILLAUME SOUVANT / AFP) (Photo by GUILLAUME SOUVANT/AFP via Getty Images)

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